Al concerto di Paolo Conte – anni fa- mi disse, seria: ” tutta questa importanza, anche all’estero, io non la capisco… ma se ogni tanto dimentica le parole e deve dire du du dù!”
Ero a Venezia, a Piazza San Marco il 31 luglio, al concerto di Paolo Conte: ha interpretato le canzoni del suo ultimo album Psiche e altre più note, alcune riarrangiate. Bartali ad esempio, a me non è piaciuta, troppo lenta.
Alla fine, la solita ritrosia e standing ovation e bis: “via via, vieni via…” da capo!
Io la odio quella canzone, anche per la faccia sognante che si mettono in molti, per canticchiarla, alludendo a chissà quali orizzonti. E secondo me Conte è un po’ “micione” a riproporla nel bis (con tutte le belle canzoni che ha scritto) e mi sembra una concessione per il pubblico più ignorante – spesso- più pagante.
beh, non sarà la sua canzone migliore ma è comunque un capolavoro di fruibilità pop non da poco 🙂
e non si discute 🙂 ma gli appassionati meriterebbero -ogni tanto- qualcosa di diverso, siccome pagano il biglietto e comprano anche i dischi. E’ una questione di professionalità, secondo me
capisco cosa intendi e, in effetti, hai ragione… un po’ come i Pearl Jam che si sono stancati di fare sempre “Alive” e ora stravolgono la scaletta a ogni data
A me piace molto quando la canta Benigni: riesci a recuperare il pezzetto da “Tu mi turbi”?
Trebò, come direbbe l’ispettore Clouseau
🙂
(very tresbeau)