e improvvisamente ti imbatti in un’enorme buca, quindi ti trovi dieci metri sotto terra, devi risalire una scala e passare in una casa in fiamme, attraversare un lago e poi raggiungere un qualche altro luogo…
così deve essere un pezzo di musica
e non semplicemente, per esempio: esci di casa, passi per la porta principale, esci in strada, giri l’angolo, entri in un negozio, rifai la stessa strada al ritroso e ti richiudi la porta alle spalle (Robert Wyatt, Dalla viva voce, Auditorium 2009)
Stay Tuned, Anja Garbarek
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Riuscire a trovare un’ispirazione per comporre qualcosa di bello da un tran tran consueto è praticamente impossibile……
Eppure anche le “solite cose” hanno una loro musica…..
è così un pò per tutto, è tutto sempre faticoso.
Stamattina cercavo di descrivere ad un amico quale tipo di musica mi prendeva totalmente… vengo quà e trovo qualcosa che mi calza a pennello… una sorta di colonna sonora per l’Indiana Jones metropolitano… 😉
un abbraccio forte
Aicha
Infatti Aicha (bentrovata) la musica è un’avventura. A volte faticosa 😉
[per la serie:il dono della sintesi 😛 mi sono alzata di buonumore]